domenica 3 dicembre 2023

Dal New York Times - Il genere rosa di Nora Roberts

 Se c'è un genere letterario che non mi ha mai entusiasmata è quello del romanzo rosa. Però, non sarebbe corretto da parte mia scagliarmi contro questo tipo di letteratura per il semplice fatto che non ho mai superato la decima pagina. Nella casa di famiglia, in campagna, ce n'erano diverse quantità ed era anche divertente osservare come i titoli andavano e venivano, scambiati da lettrici decisamente accanite. Erano pomeriggi estivi caldi e lunghi, in cui il tempo rallentava fino a fermarsi e di nuovo a espandersi tra le pagine di un libro. In quei libretti il tempo sembrava consumarsi velocemente al ritmo di amori eterni che nascevano sempre da uno scontro iniziale. Ma del resto come afferma Nora Roberts in un'intervista su New York Times del 18 novembre ogni genere ha la sua struttura narrativa e nel romanzo rosa questa struttura ruota intorno al desiderio di relazione. Non importa il sesso della coppia, ma la semplice e istintiva volontà di creare un legame, anche solo per poco. Nora Robert ha iniziato a scrivere durante una bufera di neve, bloccata in casa con i suoi figli piccoli per diversi giorni ed è diventata un'affermata scrittrice di romanzi rosa vendendo oltre mezzo miliardo di copie. Il suo happily ever after è un messaggio: le sue eroine non sono né vittime né perfette; semplicemente raggiungono i propri obiettivi. Per questo si definisce femminista, sfidando lo stesso pensiero femminista su questo genere letterario.