mercoledì 11 marzo 2020

Secondo giorno

Questa sera fatico a iniziare il post sul secondo giorno in semi quarantena per la pandemia da COVID-19. E' ufficiale infatti, l'OMS ha dichiarato che siamo saliti al livello pandemico. Alle 16.00 di questo pomeriggio i contagi registrati erano 118.381 in 114 paesi. Facciamo cordoglio per 4.292 morti.
Il Presidente Conte ha appena annunciato ulteriori misure restrittive. Insomma, c'è molto tempo per riflettere ... Capiremo sulla nostra pelle in cosa consiste per esempio l'economia reale, quella mossa dal cittadino che tutte le mattine coraggiosamente va a lavoro, apre il suo negozio, il suo laboratorio, il suo studio, contribuisce alla produzione di beni e servizi. L'economia (il greco oikos, casa e nemo, amministrare) nel suo significato più antico consisteva nell'amministrare la casa, la famiglia, la particella più semplice di vita sociale. Ora siamo chiamati a una vita semplice.
Chissà che non ci accorgeremo degli sprechi e del superfluo che producevamo fino a qualche giorno fa. Chissà che non scopriremo il valore della lentezza, ma anche quel sentimento di solidarietà verso chi combatte in trincea, trattenendoci dal criticare e tenendo gli occhi puntati sul numero dei contagi, nell'attesa trepidante che diminuisca. Chissà che non riprendiamo a pregare ciascuno a modo suo il dio che conosce.
Ora abbiamo tempo, in questa sospensione del tempo, lo possiamo assaporare nel suo scorrere e forse puntando lo sguardo verso luoghi immaginari potremo addirittura scendere a patti con la sua tirannia.
"Guarda" dico alla mia amica Paura mentre questa mattina spalancavo la finestra, "guarda che splendido cielo azzurro e che sole. Guarda, un pettirosso, e lì c'è un corvo su quell'albero con un ramoscello per costruire il nido. Ogni cosa sembra occupare il suo posto, sembra avere un senso".